Dell'equilibrio


E' di qualche tempo fa ma questo "Buongiorno" di Massimo Gramellini meritava di essere letto e disegnato...e poi ci sono affezionato per questo,questo, e quest'altro motivo...


Chiedo scusa ai parenti di Vito Taccone, ma ieri non è morto soltanto un uomo, un ciclista. E’ morta una biglia. La mia biglia, per la precisione. Era l’estate del 1967, la prima volta in cui i «grandi» mi ammisero a giocare con loro sulla spiaggia, e solo grazie al mio sedere che si era offerto volontario per tracciare la pista, curve paraboliche comprese. Avrei preferito la biglia di Gimondi, ma l’aveva già presa qualcun altro. Rimanevano l’azzimato Gianni Motta e il grugno calloso di Taccone, che mi guardava in cagnesco dall’interno del pezzo di plastica. Lo scelsi con l’incoscienza infallibile dei sei anni. Cappottammo subito. Era una biglia ribelle, la sua missione nella vita consisteva nel finire fuori pista: ogni tanto andava a infilarsi nella bocca aperta di una signora che prendeva il sole nei paraggi. Aveva un futuro, come pallina da golf. Ma quanto a biglia, un disastro. Finché una mattina che eravamo abbastanza ultimi, all’improvviso sentii il mio cuore in equilibrio e mi venne voglia di tirare una stecca senza senso. Taccone sfrecciò lungo il rettilineo di sabbia, aderì alla curva prendendo velocità senza sbandare e, anziché cappottarsi come al solito, bocciò Gimondi spostandolo di lato e atterrò oltre il traguardo. Per la rabbia, il bambino sconfitto prese un tacco di sua madre e spaccò il mio Taccone.Troppo tardi: la biglia ribelle aveva fatto in tempo a insegnarmi che nelle dita di ciascun uomo è racchiuso un miracolo. Basta rimettersi in pista, ogni volta che si esce. E quando il cuore è in equilibrio, tirare una stecca senza senso. (massimo gramellini)

Comments

M.S. said…
sei un grande
Alessia said…
Ciao Gabbrio le orate mi hanno incuriosito. Da me c'è il luccio di lago, lo peschi completo di polenta.
E intingolo...ovvio
Marco A. Zanoni said…
Ciao AGB!
Grazie per il commento...ma anche i tuoi ultimi lavori sono belli...e bravo mister Barrocu!
In quanto alle biglie...eh, tutto un mondo di piste fatte con il culo, piffetti (le schicchere in romagnolo) colpi ad effetto...e sopra tutti, lui...il mitico biglione di Bitossi!
Marco A. Zanoni said…
e da qujanto ho scritto sopra se ne può evincere che non solo il post mi ha ricordato i tempi passati...ma anche che sto delirando in una sorta di recerche dei mitici anni sessanta-settanta...adesso mi tuffo nella lettura dei Puffi (quelli veri, di Pejo!)
E bravo il barocci! Senti ma Turin Turin? Qua le lasagne si freddano!
L'indiano e' notevole comunque. :D
Anonymous said…
il sesto commento (io ci penzerei..è anche x questo che non posso far a meno di lasciartelo!) mannaggia, questa robina qua, dà proprio i brividi..
ogni volta che la leggo non posso che pensare:"WOW"
ci piace anche il disegnetto, neh.. rende, rende...
M.S. said…
Un affettuoso augurio di Buon Natale!
Mario

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